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Lattesa spasmodica

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Inizio i miei versi con la frase: l’attesa è spasmodica,

ché se l’attesa è modica non conduce a una vita spasmica,

e attendendo mi faccio attendente, cavalier servente dell’arte ufficiale,

spizzicando bastoncini di surimi e un bicchiere di Bellini,

la rima è servita, non occorre nemmeno il rimario Virgilio Parole,

mi butto direttamente dalla finestra del verso senza dover fare capriole.

 

L’attesa m’attende, e, stando sull’attenti, con massima attenzione,

ho scoperto che Mondadori ed Einaudi, i maggiori critici, il lettore

mi darebbero ruolo di artista laureato se scrivessi versi di diverso spessore,

tipo De Angelis, facendo un mischione insensato di emozione, sensazione, erezione

in modo da consegnare sempre in tempo nuovi volumetti e incassare assegni senza l’imbarazzo

che il significante dello scrivere a mischioni sia solamente uno scrivere «a cazzo».

 

Proviamo, con la nuova metodologia: tre righe senza senso, e una riga mia,

ingannare il lettore non è un reato che distrugga la coscienza

se il 99% dei lettori, oramai, non sia malato di immunodeficienza,

cerco di aprire il vocabolario «a cazzo» e, dotatomi di un’alta dose d’androfobia,

decostruisco i miei testi incipitando da un termine estratto a sorte,

l’unica fregatura è che ho a casa solo il dizionario di Greco antico

e vorrà dire che mi laureerò (come cazzo si scrive?) grande artista tra lingue morte.

 

Apro, e come incipit del testo esce il termine krateo:

ho capito, va’, non ho il talento di scrivere da sadduceo.

 

     [Qui gli austriaci sono più severi dei Borboni, 2015]

 Ivan Pozzoni - 12/05/2018 16:59:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Sei la solita esagerata! :-D

 Angela Daniela Evoli - 12/05/2018 13:27:00 [ leggi altri commenti di Angela Daniela Evoli » ]

Questa è sublime!
Non amo al dire il vero solo questi versi lunghi: sono più sulla prosa
Ma questo è il tuo modo di scrivere e il contenuto è eccellente. Sempre fuori dagli schemi... come piace a me.

Una serena giornata!

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